FESTIVAL DELL'ATTIVISMO CULTURALE VIDIK fest (Spalato, 8 -12 maggio 2023)
Il festival attivistico croato VIDIK fest, con i suoi diversi contenuti che includono forum, film, laboratori didattici ed eventi culturali, mira a sensibilizzare i cittadini sui pressanti problemi sociali e sulle varie opportunità di azione sociale con l'obiettivo di rafforzare la società civile, la cultura del dialogo, lo sviluppo integrale e la promozione del bene comune. Con un ricco programma, il festival fornisce le informazioni necessarie sull'utilizzo dei meccanismi di democrazia disponibili per promuovere diverse iniziative e progetti di sviluppo. Dal 2013 il festival è organizzato a Spalato dall'Associazione croata Benedikt su iniziativa di Silvana Dragun.
L'impegno sociale è necessario per ogni società perché senza individui e comunità impegnati non ci possono essere cambiamenti sociali positivi. Al VIDIK fest vengono discussi vari argomenti di interesse pubblico, analizzati da diversi aspetti, a partire dai problemi urbani municipali fino alle sfide ambientali, bioetiche e globali. Al centro del nostro interesse si trova lo sviluppo completo della persona basato sull'umanesimo integrale. Non esiste società sana e sviluppata senza libertà, rispetto dei diritti umani, cultura della vita e vera fratellanza. Queste manifestazioni hanno come scopo incoraggiare i cittadini a partecipare attivamente ai processi sociali attraverso varie forme di attività pubblica, il lavoro di associazioni civili, simposi e congressi scientifici, organizzazioni politiche. Molti cittadini nella nostra società oggi si lamentano che i tempi sono duri. Una guerra infuria nell'est dell'Europa, un'enorme inflazione nel nostro paese. Non ci siamo ancora ripresi dalla crisi del coronavirus e forse ci aspetta una nuova pandemia. Tutto ciò “forse”! Ma ricordiamoci che già S. Agostino diceva che non è colpa dei tempi. Come siamo noi, così sono i tempi, perché i tempi li facciamo noi! La nostra lotta oggi consiste nel combattere per non chiudere gli occhi davanti alla verità, alla soppressione della libertà, all'inerzia sociale e all'indifferenza.
Una caratteristica essenziale della società civile è l'attività pubblica per promuovere il bene comune. Nell'attività civile-sociale ci sono sempre alcuni principi e valori che i cittadini promuovono e a cui fanno riferimento. A livello concettuale, il VIDIK fest può essere visto come una delle fasi del processo di sviluppo della consapevolezza e responsabilità sociale. Questo processo comprende diversi punti importanti: la fede – l'idea, la prospettiva sociale, l'iniziativa e la riforma culturale secondo il metodo vedi-giudica-agisci. La convinzione che le cattive tendenze possano essere invertite attraverso gli sforzi attivi di diverse persone è un prerequisito necessario per creare un clima sociale positivo, senza il quale non ci sono né iniziative di sviluppo né alcuna volontà di avviare riforme. Ciascun individuo può contribuire, da diversi punti di vista, all'illuminazione di importanti temi sociali. Già il filosofo spagnolo José Ortega y Gasset sottolineava nel suo libro La ribellione delle masse (La rebelión de las masas, 1930) l’importanza del ruolo dell’intellettuale nel discorso pubblico. Mentre "la politica ha fretta di spegnere la luce perché tutti i gatti siano uguali", gli intellettuali non devono soccombere a una lotta politica ridotta alla falsificazione del presente e del passato. Gli intellettuali non devono lasciarsi coinvolgere dalla demagogia, che, come dice Ortega, è "l'inizio del degrado intellettuale". Il VIDIK fest si interessa di ciò che si cela dietro giudizi superficiali e soggettivi, manipolazioni politiche e mediatiche, dietro divisioni e conflitti. Quest’interesse deriva dal principio di responsabilità. La base della responsabilità sociale è l'amore sociale, che parte da piccoli passi e da un piano d'azione a micro livello.
La preoccupazione per il bonum commune (bene comune) è inscritta nella coscienza delle persone. Lo sviluppo autentico e completo presuppone la libertà e nell'umanesimo cristiano parte dal doppio ordine di ordo naturalis (ordine naturale) e ordo supernaturalis (ordine soprannaturale). Ne parlava spesso fra Špiro Marasović (1944-2013), la cui figura e le cui opere ricordiamo quest'anno al VIDIK fest 2023, in occasione del decennale della sua morte. Fra Špiro Marasović è stato membro della Commissione della Conferenza episcopale croata Justitia et pax, capo del Dipartimento di teologia morale presso la KBF (Facoltà Cattolica di Teologia) di Spalato, membro della Commissione nazionale di bioetica per la medicina, collaboratore dell'Istituto francescano per la cultura della pace e uno dei fondatori del KRAK (Circolo accademico cristiano).
Ha pubblicato numerosi articoli in cui criticava apertamente l'immoralità e la corruzione, l'abuso di posizione politica e ciò di cui parla oggi papa Francesco, l'«economia dell'esclusione e della disuguaglianza» (Evangelii gaudium, 53).
Impegnandosi per l'ideale francescano di fratellanza e pace, smascherava con coraggio la demagogia politica, uscendo spesso dalla sua confort zone. Il suo esempio è per noi un modello su come promuovere pubblicamente i valori per cui ci impegniamo senza deviare dalla linea della credibilità e dell'onestà intellettuale. Di fronte alle sfide dei tempi, il cittadino oggi ha due opzioni: o non fare nulla e criticare, oppure resistere e agire! Scegliamo quest'ultima perché, come dice Stéphane Hessel, "creare è resistere; resistere è creare''.